Dai giochiamo all'iperventilazione!

Il ragazzino con i capelli rasati in cerchio che parla sempre di Mussolini e Ittler ha preso Mino da dietro e gli ha detto di respirare fortissimo e quando respirava fortissimo gli si informicolivano le cose e si sentiva tipo morire.
Gli altri stavano in cerchio a guardare, Aldo aveva paura e giocava in un angolo col 3ds sperando che nessuno lo notasse mai. Avevano fumato delle sigarette di nascosto dietro la chiesa e Giovanni e Enrico avevano fumato delle canne ma gli altri avevano fatto un tiro e si erano sentiti tutti male e uno aveva anche vomitato.
La chiesa da dietro sembrava una cosa immensa che ti protegge, era quella dove avevano cacciato il prete l'altra estate perchè aveva toccato il cazzo ad un bambino più piccolo di loro e lui si era messo a piangere e poi un giorno erano arrivati i carabinieri, era buio e i muri erano sporchi e pieni di scritte scritte male dagli studenti che forcavano la scuola e non andavano più in sala giochi ma direttamente a drogarsi o a scopare. Erano muri antichi roba dove probabilmente erano passati i romani e qualche altro popolo, roba dove la gente aveva riso e pianto e poi era morta. Mino si sentiva come volare.

A un certo punto il tizio con i capelli rasati in cerchio che a scuola ha preso un rapporto e ha scritto preside frocio in bagno col pennarello nero lo tira su di forza da dietro e Mino butta fuori tutta l'aria e sembra morto, lo appoggiano in terra e sembra morto e Aldo è terrorizzato e gli altri cambiano come espressione e si avvicinano piano per scuoterlo perchè lo vogliono svegliare anche se sembra morto.

La luce notturna scivola come una cosa scivolosa e candida sopra il retro della chiesa creando una compensazione tra l'oscurità e la luce che sembra quasi una lotta.