Il deposito dei treni aveva una forma che mi sembrava una croce d'acciaio

I treni ricominciarono a scricchiolare nel gelo gelato della notte fredda che era freddissima,come le ossa dei dinosauri grigi come il cielo  e sotto scorrevano come dei fiumi che poi travolgevano le case e le persone e le nostre armature personalizzate con l'uniposca mentre il pianeta Crypton si avvicinava disegnando delle aurore boreali che macchiavano di verde il nero, sempre più nero della notte.

Sentivo i cuori traboccare di un dolore nuovo lanciato sul mercato dalla Apple, sponsorizzato dall'ISIS e dai servizi segreti turchi, l'ultimo firmware del mio cervello a terra massacrato, i vostri volti coperti sopra i nostri corpi devastati, i nostri corpi devastanti con le tute arancioni e le teste tagliate, e poi sopra sventolava una bandiera di merda, sporcata di sabbia e di sangue, sporcata di voi.

Su una strada asfaltata male, vicino agli escrementi di magrebino, alle custodie dei telefonini, nella rifrazione della luce sulle vetrine sfondate, riflesse dai volantini riflessi, come una pioggia, poi, le teste spaccate degli operai della fiom disegnarono una specie di ritratto, come di un Dio che bruciava.